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A Letizia Catarini piace |
Se i gatti scomparissero dal mondo |
Kawamura Genki, Se i gatti scomparissero dal mondo Si può accettare la morte? Sappiamo che il cento per cento degli esseri umani (e non solo) muoiono, ma non è facile farsene una ragione, soprattutto se ci coglie prematuramente, ammesso che ci sia il tempo giusto per morire. Il libro sembra quasi una fiaba, in cui il protagonista, consapevole di morire entro pochissimo tempo, fa un patto con il diavolo dichiarandosi disposto a far scomparire un oggetto, o qualsiasi altra cosa, per sempre e per tutti, per avere un giorno in più di vita. Scompaiono i cellulari, i film, gli orologi, ma alla richiesta da parte del diavolo di far sparire i gatti, non riesce a barattare ventiquattrore in più della sua vita con quella di questi animali a cui è da sempre legato, in particolare al gattino Cavolo che è l'unico essere vivente a cui è realmente affezionato. Ogni sparizione è un momento di riflessione sulla sua esistenza, sulle perdite, sulle mancate possibilità di relazionarsi, sugli affetti persi e non coltivati, sul senso del tempo, dello scorrere e dello spreco che se ne è fatto, delle occasioni perse in una esistenza che forse non lascia alcun segno. Il diavolo non è altro che il suo sè opposto, l'insieme dei modi di essere che non si sono percorsi, di tutto ciò che non si è stati, alla fine il protagonista postino scriverà una lettera postuma ad un padre allontanato per scelta e tenterà in extremis un recupero riparatore.
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Ultimo aggiornamento Domenica 04 Agosto 2024 14:04 |